mercoledì 26 gennaio 2011

Grafia di Daniele

Ciao Emanuela, finalmente riesco a trovare il tempo x scriverti..
allora come promesso ti allego un foglio con la mia scrittura..
mi chiamo daniele ho 26 anni, professione impiegato
Daniele

ovviamente autorizzo sia all'analisi che alla pubblicazione su questo blog di grafia e referto
a presto!

1 commento:

  1. Caro Daniele ,

    La prima cosa che balza agli occhi nella tua scrittura è senza dubbio la tortuosità del rigo, una lieve discendenza e i grandi scatti delle lettere come se fossero soggetti ad un movimento sussultorio continuo.

    L' incapacità di mantenere il rigo ...un adattamento ambientale, un comportamento mutevole a seconda delle situazioni, spesso un'astuzia comportamentale e la capacità subodorare la tortuosità altrui!!

    La discendenza è sintomo di stanchezza, forse fattori di stress a cui sei stato sottoposto ultimamente e che hanno influito negativamente sul tuo stato psichico.

    Per lo scatto tra una lettera e l'altra parlerei di un segno temperamentale, di una plasticità cinetica, la capacità di far tesoro delle proprie esperienze, un' ingegnosità e variabilità che ti contraddistinguono.

    Una personalità la tua con grande ricchezza di confronti e paragoni, potenziata da una memoria che ne fissa ogni sensazione e ogni percezione; una prontezza di riflessi, una vivacità intellettiva ed affettiva, una forte eccitabilità che caratterizza le attività creative, un tracciato sciolto e dinamico, la consapevolezza di poter contare su se stessi...ma anche molta molta impazienza, il dover sempre essere in moto perchè non si può sprecare tempo.....

    Un'accentuata sensibilità emotiva che può dar luogo a eccitabilità e soprattutto di fronte a giudizi negativi ..ecco l'insorgere di stati d' animo irritati.

    Nella scrittura c'è infatti molta tensione ... un' attività talvolta troppo tesa e logorante....un' eccessivo investimento energetico che può portare a ipertensione ..... malattie psicosomatiche....stati nevrotici!!!!!

    Molta eleganza, una forte selettività nel selezionare le persone di cui circondarsi; suscettibilità , permalosità ...molta cura delle condizioni igeniche.....attenzione al rischio di isolamento e perdita di amicizie!!!!!

    L'attività personale è più orientata alla teorizzazione che al fare pratico con il rischio che spesso l'attuazione di attitudini ed interessi rimane confinata su un piano velleitario..scarso senso pratico, carenza di realismo.

    Per non parlare di un ipercriticismo a difesa personale, nei confronti del mondo esterno, la fissazione su determinate idee, pensieri ossessivi, invadenti e ricorrenti....senso di insoddisfazione latente.

    Il timore di commettere errori che fanno procrastinare la soluzione di problemi ....

    Caro Daniele,

    nessuno può insegnarci nulla se non ciò che già sonnecchia nell'albeggiare della nostra coscienza....l'importante è accogliere tutto con grande umiltà.

    Un forte abbraccio
    Emanuela

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