domenica 2 ottobre 2011

Grafia di Orchidea

Buongiorno,
casualmente ho trovato il suo blog, e sono veramente riconoscente a lei e al destino che mi ha portato a questo incontro.
Il mio scritto le indicherà il motivo per cui ho preso questa decisione e la ringrazio della possibilità che mi offre.

Autorizzo tutto: referto, analisi, pubblicazione su blog, etc etc.!!!
Un cordiale saluto a risentirci

Orchidea

3 commenti:

  1. eulalia1122001(Google)12 ottobre 2011 alle ore 04:59

    Cara Orchidea,

    Forza e coraggio!
    Vediamo un pò la tua scrittura!

    Una scrittura assolutamente nella norma!

    Senza dubbio la non poca discendenza ci testimonia che stai attraversando un periodo molto faticoso, stressante, una forte demotivazione, una pesante sensibilità alla pressione ambientale, una lunga e prolungata esposizione a fattori di stress che ti hanno creato sconforto e demoralizzazione.

    Insomma una tristezza molto profonda che ha minato anche la tua autostima in un contesto di scrittura che rivela una personalità estremamente sensibile, generosa, elegante, accurata, dal forte senso del dovere, dai tratti materni, dall'immaginazione fervida, in un andare fluido ma tuttavia autolimitante.

    Ebbene si', una scrittura che nel foglio lascia molti spazi bianchi, che si autoincornicia come un volersi proteggere, i tuoi tabù!

    La tendenza a farsi cogliere da sentimenti di inadeguatezza, a sentirsi impacciati in situazioni nuove, un 'ansia ambientale, l'insicurezza nelle relazioni sociali ..limita il territorio in cui declini la tua esperienza.

    Una sorta di compostezza e dignità ma anche una forte selettività, la tendenza a vagliare con molta cura le persone da ammettere nel tuo entourage, una distanza tra te e il prossimo per timore dell'invadenza, una scarsa tolleranza verso gli altrui atteggiamenti se questi non sono conformi alle tue regole di convivenza, alle tue credenze, a certe regole di estetica...l'inflessibilità di una volontà che tu hai deciso.. "cosi' ho detto e scritto" ....il voler avere sempre l'ultima parola... ma dove sta scritto??????

    E poi ci lamentiamo che gli altri non ci capiscono e ci sentiamo incompresi e soli!

    Una costante ansietà, un diffuso bisogno di porre le basi del proprio benessere e del proprio agire a livello fisiologico, materiale ed economico ..un bisogno di sicurezza che forse ha origini prenatali, intendo trasmesse dalla madre in gravidanza!

    La depressione è simile ad una rabbia prolungata e ad un rimprovero verso gli altri...un modo inconscio per attirare l'attenzione su si sé.
    Adler consigliava.."non fare mai nulla che non ti va, cerca ogni giorno di capire come potresti far felice qualcuno".

    I fallimenti sono una medicina molto amara ma talvolta necessaria per il paziente, perchè ci risveglaino!
    Qualche volta la vita ci colpisce come un mattone in testa ma non dobbiamo perdere la fede!
    C'è una rivoluzione che dobbiamo fare se vogliamo sottrarci all'angoscia, ai conflitti e alle frustrazioni in cui siamo afferrati.
    Questa rivoluzione deve cominciare non con le teorie e le ideologie, ma con una radicale trasformazione della nostra mente.

    ...."Siate afffamati, siate folli!", che pura genialità il grande Jobs!

    Baci e abbracci
    Emanuela

    ----- Original Message -----

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  2. Cara Emanuela
    ti ringrazio di cuore per avermi risposto!!! Confermo che molte aspetti del mio comportamento si rispecchiano nella tua diagnosi. Quando mi dici:"un bisogno di sicurezza che forse ha origini prenatali, intendo trasmesse dalla madre in gravidanza!"Si proprio così, sono nata dopo 5 figli da genitori anziani e fin da piccola pensavo di non essere stata desiderata, puoi immaginare i miei pensieri.. Poi “ una scarsa tolleranza verso gli altrui atteggiamenti se questi non sono conformi alle tue regole di convivenza, alle tue credenze, a certe regole di estetica..” Veramente l’estetica, le buone maniere e tutto ciò che riguarda la buona educazione le sento molto presenti nel mio modo di comportami e lo richiedo a chi mi sta vicino.
    Riguardo "Il voler avere sempre l'ultima parola... ma dove sta scritto??????" vorrei essere così in certe occasioni, ma “l'insicurezza nelle relazioni sociali” mi porta ad essere accomodante , quindi posso dire che è innata in me questa caratteristica,ma altre cose la smorzano. Difficilmente penso che gli altri non mi capiscano, ma analizzo fino allo sfinimento il mio comportamento e le strategie per migliorarmi . Infine mi incuriosisce capire la frase di inizio :” Scrittura assolutamente nella norma” Come può essere la scrittura non nella norma? E invece che significato ha essere nella norma?
    Metterò in atto il tuo suggerimento di cambiare la mia mente e mi auguro di farcela.!” Posso concludere che la positività che ho recepito implica che la tua diagnosi è perfetta e che mi ha veramente aiutata a guardarmi dentro con più chiarezza. Vorrei esprimerti con le migliori parole la mia gratitudine,ma ti dico solo
    un immenso GRAZIE unito ad
    un "FOLLE" abbraccio
    Orchidea

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  3. Cara Orchidea,

    Tu mi chiedi se c'è qualcosa che non va nella tua scrittura e io ti rispondo che è una scrittura del tutto nella "norma"....intendendo dire semplicemente che non c'è nulla di patologico, grafologicamente parlando.

    Quando parliamo di "scrittura" cerchiamo di non razionalizzare troppo i processi poichè come ben sai, la grafia è un atto inconscio della nostra psiche e non ha nulla di cosi' razionale!

    La scrittura rivela il lavorio interno della nostra mente, l'animo che sta dietro ai simboli...quella parte nascosta che spesso nessuno conosce se non noi stessi.

    Un abbraccio
    Emanuela

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